Il servizio di rimozione del contatore della luce consiste nell’eliminazione fisica della connessione alla rete di distribuzione dell’energia elettrica in bassa o media tensione, compresa la disinstallazione del contatore se ancora presente. Naturalmente, demolire la presa comporta anche la perdita della potenza in franchigia, cioè la soglia di potenza richiesta per contratto alla società di vendita e per la quale puoi aver pagato una franchigia.
Se hai un contratto attivo e vuoi richiedere la rimozione del contatore della luce o di tutto l’impianto devi, per prima cosa, cessare la fornitura tramite recesso del contratto, da inviare al tuo fornitore di energia. Solo quando la fornitura è stata disattivata puoi richiedere la rimozione dell’impianto.
Inoltre, puoi richiedere la rimozione del contatore della luce solo se hai titolo legale per accedere all’immobile e solo per forniture già cessate. Il costo dell’intervento sarà determinato nel preventivo che ti sarà inviato in seguito alla richiesta. Qualora si intenda installare un nuovo contatore si dovrà fare una richiesta di nuovo allaccio, tenendo in considerazione i relativi costi annessi.
Differenza tra rimozione del contatore e recesso del contratto
L’operazione di rimozione del contatore della luce differisce da quella di recesso del contratto, quest’ultima viene effettuata quando si vuole cambiare fornitore o si vuole semplicemente porre fine al contratto.
Di solito, questa operazione è delegata al fornitore scelto. Nei contratti di energia elettrica è presente la delega ad autorizzare il nuovo fornitore a inviare recesso al precedente. In questo caso, salvo accordi differenti con il nuovo fornitore, dovrai solo firmare il contratto. Richiedendo questa procedura, il rapporto cesserà e verranno attivati i servizi di ultima istanza per non lasciarti senza elettricità.